La tampografia in Printberg
Printberg, negli ultimi 25 anni, ha fatto della tampografia il
suo punto di forza, innovando continuamente i propri macchinari e ricercando
sempre nuovi prodotti per la realizzazione della stampa.
Printberg ha attrezzato un vasto reparto di tampografia che può
garantire la più alta soddisfazione sia dal punto di vista
produttivo che qualitativo; in grado di realizzare tampografie fino a 6 colori
contemporaneamente su qualsiasi tipo di materiale, come la stampa su flaconi,
su oggetti che necessitano di pretrattamenti (polipropilene, acciaio, nylon
caricato vetro…), fino ad una dimensione massima di 18 cm per singola
stampata.
Alla Printberg, l’intero processo produttivo, dalla
prestampa alla realizzazione del cliché, dalla realizzazione dei colori a
tinta Pantone fino alla tampografia vera e propria, vieni realizzato
internamente.
Cosa è la Tampografia?
La tampografia, o Pad Printing, è
una tecnica che permette di stampare immagini su qualsiasi tipo di
materiale e di qualsiasi forma, consentendo un stampa nitida e precisa.
Il processo inizia creando il disegno prescelto in formato
digitale, stampato su pellicole con la foto unità
e fotoincise sul clichè fotopolimero sotto la luce UV; una
volta versato l’inchiostro nel bicchiere
inchiostratore, quest’ultimo viene agganciato al cliché
tramite dei magneti e messo in macchina, a questo punto il tampone
preleva l’inchiostro e procede con la stampa.
Il tipo di tampone,che può differire in forma e durezza, grazie alla
sua flessibilità può
adattarsi alle diverse forme, ed è
quindi possibile stampare su oggetti concavi, curvi, convessi ma anche
lisci o ruvidi.
Grazie alla molteplice serie colore in commercio, per ogni
materiale, è possibile trovare l’inchiostro
più adatto ottenendo così
una stampa indelebile, ottenuta anche attraverso pretrattamenti del
materiale dove necessario.
Un po’ di storia…
Tra le varie ipotesi quella che pare più
fondata, vuole che la tampografia nasca nella Svizzera degli anni ’50
dove gli orologiai erano alla ricerca di un metodo di stampa che permettesse
loro di avere una precisione degna dei loro standard di qualità.
Da quel momento l’evoluzione nel settore è
costante: dal tampone in gelatina animale si è
passati a quello siliconico; sono stati introdotti inchiostri a base
solvente e si è
passati dalle lastre in acciaio ai cliché
fotopolimeri. Tutto questo ha permesso di ampliare il range dei
materiali su cui poter stampare, migliorando anche la qualità
di stampa e la produttività.